Possiamo indubbiamente definirlo come il liquore caratterizzante della Costa d'Amalfi, la Penisola Sorrentina e l'isola di Capri....

Vai

Il Limone IGP della Costa d'Amalfi

Il verde della macchia mediterranea, il blu intenso del mare ed il giallo dei limoni ... ecco i colori che da secoli caratterizzano...

Vai

La FolliaDopo il grande successo riscontrato lo scorso anno ecco che si ripresenta il Festival di Ravello. Come anticipato, il...

Vai

La Luminaria di San Domenico è una antica tradizione del ricco patrimonio storico e culturale di Praiano, si festeggia dal 1 al...

Vai

Meteo

Last minute

ricerca

Comune:

Tipologie:

Posti:

Testo:

Le maggiori strutture

Il Limone IGP della Costa d'Amalfi


Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi
Il Limone IGP della Costa d'Amalfi

Il verde della macchia mediterranea, il blu intenso del mare ed il giallo dei limoni ... ecco i colori che da secoli caratterizzano la Costa d'Amalfi e le donano quel qualcosa di irresistibile.
Affreschi presenti a Pompei ed Ercolano raffigurano i limoni come piante ornamentali, testimoniandone così la presenza già ai tempi dei Romani. Durante l'XI secolo appare in costiera amalfitana; sui "terrazzamenti" originariamente utilizzati per combattere il fenomeno del dissesto idrogeologico, prevenendo frane e garantendo l'incolumità degli abitanti, nascono i primi limoneti. Le piante di agrumi erano sistemate, come detto, sui terrazzamenti , mentre per far fronte alle intemperie atmosferiche veniva utilizzato una sorta di pergolato sorretto da pali di castagno e coperto da "pagliarelle". Queste erano delle stuoie circa due metri larghe, realizzate con paglia legata da strisce di castagno e sistemate sui pergolati. Questo metodo è ancora oggi in uso anche se si ha la quasi scomparsa delle pagliarelle, sostituite da reti coprenti che si rivelano più comode e pratiche.
E' noto inoltre che in quell'epoca i naviganti amalfitani portavano a bordo delle proprie imbarcazioni grosse scorte di limoni, utilizzato a scopo medicinale per prevenire lo scorbuto. Grazie alle sue qualità diviene presto oggetto di commercio, infatti, dagli inizi del 1400, ha inizio la sua esportazione dapprima in tutto il continente europeo, per poi arrivare a sbarcare nei porti di tutto il mondo.
La qualità di limone allora coltivato viene conosciuta come il "Femminiello Sfusato" o "Femminiello di Ravazzina", dal quale deriva lo "Sfusato d'Amalfi" presente oggigiorno nei terrazzamenti della Costiera Amalfitana.
Particolarmente ricca di acido citrico e vitamina C, questa qualità di limone è ritenuta unica in gusto e profumo, particolarmente indicata come condimento di ricette genuine.
Dalle bucce del limone è possibile ottenere il limoncello, ottimo liquore dal profumo particolarmente invitante da gustare freddo dopo i pasti.

Il Consorzio di Tutela del Limone Costa d'Amalfi I.G.P. (www.limonecostadamalfiigp.com) è l'ente responsabile per la tutela dello sfusato Amalfitano.

Consigliamo di controllare la presenza dell'etichetta I.G.P. sui limoni e sui prodotti da esso derivati . Un marchio che garantisce la provenienza del limone e l'utilizzo delle tradizionali regole di coltivazione.